Dagli anni cinquanta ad oggi il Neon ha trovato la sua espressione anche nel mondo dell’arte.
Ritroviamo quindi i concetti basilari dell’arte quali la trasformazione della materia, la realizzazione delle forme, l’utilizzo di colori e la rappresentazione di un significato. Importanti artisti quali Fontana, Favin, Merz, Cattelan e Kosuth hanno realizzato significative opere di Neon Art.
Nella natura del neon sono insiti, in primis, gli ingredienti della comunicazione commerciale ma anche quelli di un’opera figurativa.
Hanno visto nel neon non solo un prodotto commerciale e pubblicitario, vale a dire la ben nota insegna luminosa. Andando ben oltre hanno utilizzato il neon come materia con la quale creare delle Opere d’Arte.
“Il neon ha una fragilità che lo rende più simile alla scrittura. Non è permanente. Ha una diversa dimensione della permanenza. Poiché il neon tende ad adattarsi bene ai progetti pubblici, che attirano più attenzione, la gente associa la mia opera ad esso.”
(Joseph Kosuth)
Il neon è “materiale artistico” veramente singolare.
I colori ottenuti non consentono le sfumature della pittura, il colore è assoluto e vivo, lontano da qualsiasi rappresentazione crepuscolare se non che nel messaggio scritto.
Il Neon si “legge”. Il Neon si “osserva”.
La Neon Art ha significativamente dato il suo contributo nel messaggio concettuale come in quello astratto.
La Neon Art è parola, è forma, è una semplice linea luminosa e elettrica che attraversa la nostra fantasia.